domenica 10 ottobre 2010

Il presidente Berlusconi in collegamento telefonico

No a qualsiasi ipotesi di governo tecnico e avanti con processo breve e intercettazioni. Lo ha ribadito Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico alla festa del Pdl che si e' aperta ieri sera a Busto Arsizio.
Il premier ha sottolineato che “il governo andrà avanti”, ed ha proseguito: “in caso di crisi vogliono fare un governo tecnico per approvare una legge elettorale che tolga il premio di maggioranza, ossia tornare alla situazione di prima, quando i governi duravano undici mesi, si era arrivati ad avere 17 partiti diversi in Parlamento e la situazione era ingovernabile''.

Spazio poi ai provvedimenti sulla giustizia: ''Faremo la riforma del processo breve, e dobbiamo intervenire anche sulle intercettazioni perche' “un Paese in cui non c'e' inviolabilita' di cio' che si dice al telefono non e' un Paese civile. La riservatezza delle comunicazioni e' una cosa fondamentale per la democrazia''.

Berlusconi ha sottolineato gli ottimi risultati conseguiti dall’esecutivo: attraverso la pubblicazione 'Due anni di governo', che verra' distribuita nelle case degli italiani, il presidente del Consiglio intende ''far conoscere tutto quel che ha fatto il governo attraverso la realta' dei numeri e non attraverso i falsi di tv e giornali''. ''Per questo creeremo una organizzazione capillare dei nostri in ogni sezione elettorale, che potranno portare a un forte incremento dei gruppi''.
Infine, un breve passaggio è stato dedicato all’incontro, con il Premier Cinese Wen Jiabao “La Cina e' un protagonista della politica e dell'economia che ben presto potrebbe superare gli Usa''. ''Per questo dobbiamo impostare una relazione e non solo subire i suoi prodotti. Dobbiamo considerare il suo mercato interno come un grande mercato di consumo - ha concluso - e di investimento per le nostre aziende''.

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