martedì 15 dicembre 2009

Comunicato stampa

A fronte di continui interventi sulla stampa e su pagine web di persone che per un motivo o l'altro dichiarano di parlare a nome del PDL di Castellanza si rende necessaria una doverosa e categorica precisazione.La sezione cittadina del Partito del Popolo della Libertà ha dei coordinatori pro tempore che sono Raffaella Radaelli ed Emanuele Abruzzo. I coordinatori, in-sieme ai direttivi dei tre partiti confluiti nel nuovo soggetto, decidono quali sono le politiche e le iniziative da affrontare.A tal proposito si ribadisce la ferma e piena fiducia a questa amministrazione e la ferma volontà di tenere fede all'accordo di alleanza fatto nel 2006 con la Lega Nord. La sezione cittadina si dissocia in maniera assoluta e categorica dalle dichiarazioni comparse in questi giorni! Tali esternazioni sono da consi-derarsi solo ed esclusivamente considerazioni personali non riconducibili al pensiero politico del PDL cittadino! Nessuno e per nessun motivo può fare di-chiarazioni e/o emettere comunicati stampa a nome del "PDL di Castellanza" se non i sopraccitati coordinatori.Nonostante tutti gli attacchi e le voci che vengono fatte circolare ad arte da chi è preoccupato dell'operosità e dei successi di questa amministra-zione i nostri sostenitori aumentano di giorno in giorno ed a loro vogliamo sinceramente augurare un fantastico Natale ed un 2010 pieno di soddisfazioni e successi.

Raffaella Radaelli
Emanuele Abruzzo
Popolo della Libertà Castellanza

lunedì 14 dicembre 2009

Berlusconi: avanti, sereni e sicuri

“Stiamo uscendo dalla crisi, la maggioranza è coesa, il governo funziona e funzionerà benissimo”. Con queste parole, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, apre il suo intervento alla festa per il tesseramento del Popolo della Libertà. Perciò, fa notare, non bisogna creder a chi getta “fango e odio”, a chi fa “catastrofismo”.
Il premier evidenzia: “siamo un partito assolutamente democratico e dobbiamo continuare a esserlo”. E ancora: “Siamo una forza politica democratica non un partito in cui decide una oligarchia, in cui decidono uno o due persone”.
“Pensavamo che una campagna di tesseramento non fosse necessaria - prosegue - perché chiunque vota per noi e ama la libertà è tesserato, ma siccome viviamo in un momento di disinformazione totale” ci abbiamo ripensato.

“Il capo del governo come è descritto dall'opposizione è un mostro”, denuncia Berlusconi che, riferendosi ai giornali, dichiara: “Virgolettano frasi che non mi sono mai sognato di dire e fanno piovere su di me accuse diverse”.
“La tv di Stato – inoltre - con i soldi di tutti, attacca governo e maggioranza, è l'unica tv al mondo che lo fa”.

Il Presidente del Consiglio torna a puntare il dito anche sull’attivismo politico di certa magistratura: “In una democrazia non si può accettare che dei giudici politicizzati possano intervenire sul Parlamento, cercando di influenzarne le decisioni durante l'iter di approvazione delle leggi o cercando di abrogarle, facendo ricorso alla Corte costituzionale, che è costituita da uomini che per la loro storia appartengono alla sinistra”. Secondo il premier queste osservazioni “non sono attacchi violenti, ma semplicemente la fotografia di una situazione preoccupante a cui noi - spiega - dobbiamo reagire”.
Il premier pone l’accento anche sui successi del governo contro la criminalità organizzata: “Questa è l'antimafia dei fatti contro l'antimafia delle calunnie e delle menzogne”.

Berlusconi approfondisce le dinamiche interne alla coalizione, assicurando che “Bossi è un alleato leale a cui siamo legati da amicizia e affetto” e anche per questa ragione “dobbiamo essere sereni e sicuri”.
“Il mio gradimento personale è al 63%, quello del Pdl al 40% e –afferma- vogliamo arrivare oltre il 50% e gli ultimi sondaggi indicano che il gradimento verso il governo tra i cittadini è al 55%”.
“Stiamo lavorando bene –dichiara - e continueremo a farlo. Non ci facciamo spaventare dalle menzogne perché la verità e il bene alla fine vinceranno sempre”.
Quanto all’imminente corsa per le elezioni regionali, Berlusconi annuncia: “il nostro movimento riunirà l'ufficio di presidenza, di cui fanno parte 36 protagonisti che dovrà decidere i nostri candidati alle regionali ma una regione con il consenso pieno della Lega, è sicura. Questa è la Lombardia e il nostro candidato è Roberto Formigoni”.

Quanto alla campagna di tesseramento del Pdl, spiega: “chiamiamo almeno 1 milione dei nostri elettori a lavorare insieme a noi a favore del bene del nostro Paese e degli italiani”. Iscriversi al partito, spiega Berlusconi, servirà anche a ricevere informazioni dirette sull'attività del governo. “Troppo grande - afferma - è la distanza fra quello che il governo fa e quello che il popolo viene a sapere per colpa della disinformazione dei giornali e della tv”.
E conclude: “Il Popolo della Libertà è un baluardo di democrazia”.

domenica 15 novembre 2009

INSIEME

Sono ormai una consuetudine gli attacchi che da tempo si susseguono verso la persona del Sindaco della nostra città: la misura a questo punto è piena!

Come gruppo politico partecipe dell’attuale maggioranza, non possiamo che dare fermo sostegno all’attività del Sindaco e della sua Amministrazione.

Ci permettiamo con umiltà di esprimere il nostro pensiero senza la volontà di offendere nessuno, senza voler dare consigli, senza voler per forza avere ragione: riteniamo però più appropriato contrapporre diversità di vedute sull’amministrazione della città sul piano politico e istituzionale piuttosto che sulla sfera privata e personale. Sarebbe forse più corretto, elegante e decoroso.

Ci permettiamo, con sincero timore reverenziale, di chiedere con quali argomentazioni si può affermare che l’Amministrazione abbia abbandonato la ricerca di una soluzione per i palazzoni di Via San Giulio; con che certezza si parla di pressioni verso gli attuali occupanti dei palazzoni?

Ci permettiamo di domandare come si può valutare la situazione Stazione\Ferrovie Nord focalizzandosi solo sulla fermata “Castellanza” senza considerare il progetto nella sua globalità e quanto realmente si sta conquistando per TUTTA la popolazione castellanzese?

Ci permettiamo di chiedere se non ci siano altri “fatti” che sono stati realmente concretizzati rispetto al programma amministrativo della lista “Farisoglio Sindaco” o sono stati scelti con estrema cura e attenzione chirurgica solo alcuni esempi.

Non è più possibile accettare ed essere indifferenti davanti a gratuiti insulti mediatici; non è più possibile nelle sedute di consiglio comunale tentare di ascoltare deduzioni e congetture “brillanti” e “geniali”, troppo “fini” per noi da comprendere; non è più possibile ricevere “paternali” da chi insulta chiedendo di non essere oggetto di insulti.

Con sincera stima verso la persona del Sindaco, con leale appoggio all’Amministrazione da lui guidata, proseguiamo nella nostra attività politica, disponibili ad amministrare INSIEME a chi, pur nella contrapposizione delle idee, sarà capace senza pregiudiziali di valutare l’operato dell’amministrazione; INSIEME a chi, come noi, vorrà essere a servizio della comunità.

mercoledì 4 novembre 2009

Crocifisso/Strasburgo straparla

La corte di Strasburgo che ha imposto all’Italia di bandire il crocifisso dalle aule scolastiche si chiama ufficialmente Corte europea dei diritti dell’uomo. Con un nome così solenne pensavamo che dovesse occuparsi di questioni importanti e soprattutto attinenti alla sua ragione d’essere.

• Per esempio, appunto, le violazioni dei diritti umani e civili là dove ci sono, e siamo sicuri che con la nuova Europa allargata avrebbe parecchio da lavorare.

• Un buon campo d’azione potrebbe essere, per esempio, quello dei bambini sfruttati da clandestini di ogni specie agli angoli delle strade di ogni città europea, mandati a fare i lavavetri o i ladri.

• Oppure di ricorsi alla giustizia, specie civile, nei quali un privato cittadino attende interi decenni prima di ottenere una giusta sentenza.

• O delle cause di lavoro, dove chi fa il furbo e ha i soldi riesce quasi sempre a piegare il più debole.

• O degli scandalosi ritardi con i quali in quasi tutti gli angoli del nostro continente si pagano lavori regolarmente fatturati.

Insomma, non ne mancherebbe di lavoro per la Corte di Strasburgo. Invece ieri questi giudici hanno preferito esibirsi su un altro tema, sollevato da due privati cittadini italiani, due genitori (lei una finlandese), che sostengono che il crocifisso nelle scuole limita i loro diritti individuali. La Corte ha appunto dato loro ragione affermando che il crocifisso “limita il diritto dei genitori di educare i figli in conformità con le proprie convinzioni”, nonché “il diritto dei bambini di credere o non credere”. È evidente che il diritto dei genitori di educare i figli “in conformità con le proprie convinzioni” cozza contro il diritto dei figli di maturare liberamente delle convinzioni proprie, che non necessariamente devono essere quelle di papà e mamma. Mentre quanto al “credere e non credere” non risulta che la fede in Italia, così come in ogni parte del mondo – tranne che nei regimi fondamentalisti – venga inculcata dalla scuola – dove l’ora di religione è libera – e dipenda dai simboli che si vedono un po’ ovunque.

Per fare un esempio: l’Union Jack, la bandiera britannica, contiene non una ma ben tre croci: quella di San Giorgio, dell’Inghilterra; quella di Sant’Andrea, della Scozia; e quella di San Patrizio, dell’Irlanda. Forse ne deriva una danno alle libere convinzioni dei cittadini britannici? Non ci pare proprio: anche perché gli scozzesi sono cattolici, gli inglesi protestanti.

La bandiera portoghese ha al proprio interno uno scudo che incorpora altri scudi. I cinque centrali rappresentano cinque re moreschi sconfitti in battaglia nel 1200. Si può dire che il Portogallo inciti al razzismo e che i suoi cittadini si sentano obbligati a sottomettere ogni moresco che incontrano? Ancora più celebre è la bandiera spagnola, con il grande stemma affiancato da due colonne. Lo stemma è composto da quelli di Castiglia, Leon, Aragona, Navarra e Granada; le colonne rappresentano le Colonne d’Ercole perché la Spagna era convita di rappresentare la fine del mondo civile. Questo non impedì agli spagnoli di finanziare la scoperta dell’America, così come tanta tradizione nobiliare non impedisce alla Spagna di avere un governo socialista.

La Marsigliese, l’inno nazionale della Francia, è tutto un invito a difendere con il sangue la Patria contro i perfidi e incivili stranieri. La Corte di Strasburgo ha intenzione di imporre a Parigi di sostituirlo con qualcosa di più politicamente coretto? Anche il nostro inno contiene la famosa strofa che se la prende con “austriaci e cosacchi” e ci dichiara tutti “schiavi di Roma”. Ci accuseranno di voler dichiarare guerra a Mosca e Vienna, oltre che di schiavismo?

Potremmo finirla qui perché l’elenco sarebbe davvero lungo. Banalmente si potrebbe dire che i giudici di Strasburgo confondono tradizione e religione. Ignorano che un simbolo religioso può diventare un simbolo identitario, o anche solo tradizionale. Dovremo abolire la Croce rossa? E fortuna che la Svizzera non fa parte dell’Unione europea (anche se la Corte di Strasburgo non è formalmente un’istituzione comunitaria). Però attenzione:la Grecia invece nell’Ue ci sta eccome, e la sua bandiera contiene la croce ortodossa. E non si possono dimenticare i tre paesi scandinavi dell’Unione – Svezia, Danimarca e Finlandia – che hanno tutti bandiera con la croce. Mentre croci sospette campeggiano sulle bandiere della Slovacchia e di Malta.

Se la sentenza della Corte venisse applicata in maniera letterale, dovremmo buttar fuori la croce e simboli simili non solo dalle aule scolastiche, ma anche dagli edifici pubblici, dai castelli, e perché no dai camposanti. Per dirne un paio, dalla facciata di Buckingham Palace e da quella del Louvre. Provate a dirlo agli inglesi ed ai francesi. I primi, oltretutto, devono modificare al più presto anche l’inno: “God save the Queen” è proprio in contrasto con la libertà “di credere e non credere”. Che la regina o il re si salvino da soli, oppure facciano ricorso alla Corte. Noi dovremmo più banalmente modificare il Quirinale, il Campidoglio, il municipio di Milano. Via anche la croce del Colosseo. La maglia del Parma va bandita, e pure quella da trasferta dell’Inter. Gli stemmi di Roma e Lazio ci appaiono a rischio: lupa ed aquila sono simboli imperiali, o almeno possono creare problemi con gli animalisti.

Solo parole in libertà? Mica tanto.

• La sentenza di Strasburgo è esecutiva, l’Italia è obbligata a fare ricorso (cosa che il governo ha già promosso). Insomma, si perdono tempo e soldi dei cittadini. Ciò che forse è ancora più grave, sono le ripercussioni che la questione sta avendo in molti commenti.

Al di là della compattezza politica di maggioranza e opposizione, ecco l’inno alla Corte di Strasburgo intonato su Repubblica da Stefano Rodotà: “L’Europa ci guarda e, con il voto unanime dei suoi giudici, ci aiuta”. Sulla Stampa gli dà man forte Michele Ainis: “Si può subito osservare che nessuna legge impone il crocifisso nelle scuole. La sentenza ci libera finalmente da un equivoco che ci portiamo dietro da 70 anni”.

Da queste opinioni, se non sono in mala fede, traspare una tentazione pericolosa, presente da sempre in una certa parte delle élite intellettuali: la volontà del popolo, i suoi usi e le sue tradizioni, non contano nulla. È ammesso solo ciò che prescrive e prevede la legge (non il contrario: non è ammesso solo ciò che è proibito dalla legge, il dogma delle società liberali). E se non bastasse la legge italiana, bisogna ricorrere ad una legge sovranazionale.

• In nome di un egualitarismo di facciata si passa sopra alla sovranità popolare. E contro questa sovranità si invocano organismi burocratici nominati non si sa da chi ma che si autoinvestono del diritto di intervenire nella nostra libertà. Ed in nome del rispetto delle opinioni individuali si incoraggia di fatto l’intolleranza, il laicismo (cosa ben diversa dalla laicità), il prevalere delle opinioni di pochi su quelle di tutti. Bell’idea di democrazia.

venerdì 16 ottobre 2009

DEMOCRAZIA

Proponiamo alcuni articoli di testate giornalistiche on-line come spunto di riflessione per la situazione politica nazionale.

Lodo Mondadori: CSM promuove giudice
TGCom
Il Giornale

Modena: Giovane del PD auspica pallottola per Berlusconi su Faceboook
Libero

martedì 13 ottobre 2009

Berlusconi: non ci sarà un altro ‘94

“Porteremo a termine il mandato che ci hanno affidato gli elettori. Cercano di fare come nel ‘94, ma non ci riusciranno”. Lo ha assicurato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi dal palco del Palatedeschi di Benevento, dove ha chiuso la Festa della libertà.

Il premier denuncia lo “spirito anti italiano” da parte di molti giornali stranieri che gettano fango sul Presidente del Consiglio e quindi sull’Italia e perfino sui nostri prodotti all'estero “proprio quando invece bisognerebbe dare dell'Italia un'immagine bella, forte e pura e non certo inquinata da tutto ciò che si dice sulla stampa in queste ultime settimane”. Berlusconi annuncia l’esito degli ultimi sondaggi che gli attribuiscono un gradimento del 68%: da parte di “un'Italia vera, buona, generosa e audace che si manifesta con spirito di abnegazione, a partire dal miracolo in Abruzzo”.

Quanto ai prossimi obiettivi, annuncia: “Andiamo avanti con la riforma della giustizia, a partire dalla separazione dei pm dai giudici”. E assicura: “Dobbiamo trovare il modo di riportare il nostro Paese sulla strada di una vera e compiuta democrazia e libertà, dando la possibilità e l'assoluta certezza ai cittadini di eleggere coloro da cui vogliono essere governati e consentire così di governare il Paese per una intera legislatura”. Il Presidente del Consiglio parla anche della Corte Costituzionale che, sottolinea, è “composta da 11 giudici di sinistra” e, assicura, “una situazione del genere” non si ripeterà mai più.
“In moltissime democrazie - spiega - non c’è bisogno della norma contenuta nel Lodo Alfano, perchè in Francia e in Inghilterra i pm non sono autonomi e indipendenti nel più alto arbitrio ma sono sottoposti al ministro della Giustizia e all'esecutivo”.

Il Presidente del Consiglio ricorda lo scenario politico del 1993, quando “l'intervento della magistratura fece fuori tutti i partiti e tutti i protagonisti di quei partiti furono costretti a lasciare, qualcuno anche l'Italia” e quello del 1994, quando, premier al primo mandato, fu costretto a dimettersi dopo un avviso di garanzia recapitato quasi a mezzo stampa.“Stanno cercando ora di fare la stessa cosa ma state sereni che non accadrà”. Perché, rispetto ad allora, oggi di diverso “c'è il fatto che abbiamo il consenso del 68% degli italiani e il fatto che abbiamo il Popolo della libertà: insomma di diverso ci siamo noi”.

Berlusconi affronta anche il tema delle intercettazioni: “In una democrazia, la privacy e la riservatezza sono un bene primario di ogni cittadino. In Italia questo diritto non è tutelato, anzi è quasi calpestato e le intercettazioni sono una patologia tutta nostra. Per questo motivo -conferma- stiamo lavorando ad una riforma con la quale permetteremo le intercettazioni solo in presenza di reati gravi”.

Poi annuncia anche un piano “per realizzare in meno di due anni prigioni civili per 20 mila posti, così torneremo ad essere un Paese civile”. E fa partire un’altra stoccata verso i giudici: “Quando il premier si rivolge alla magistratura perchè gli hanno dato del ‘buffone’ la magistratura dice che è stata una goliardata. Anche per questo occorre chiarire i rapporti tra i giudici e le istituzioni”.

Berlusconi ribadisce la gravità della campagna diffamatoria contro di lui, in cui “c’è anche il ritorno ad un possibile coinvolgimento a fatti di mafia di venti e passa anni fa, con una perdita di immagine all'estero attraverso l'imbeccamento di tutti i giornali internazionali”. Eppure, evidenzia, “nessun governo nella storia della Repubblica italiana ha mai fatto tanto come questo nel contrasto alla mafia. Ho detto a Maroni che passerà alla storia se sconfiggerà quella patologia dell'Italia che ci perseguita da sempre”.

Molto approfondito il passaggio che riguarda la recente pronuncia del tribunale di Milano sul Lodo Mondadori: “L'editore di giornali come Repubblica e L’Espresso ha aperto una campagna di attacco al premier, magari nella consapevolezza di avere un’azione civile in corso, affidata ad un giudice del quale se ne sentiranno venire fuori delle belle. Pensava di indebolire il premier con una character assassination in pieno svolgimento ancora adesso”.

Da qui, il riferimento al Pd: “Ci troviamo di fronte a un’opposizione che non si sa più che cosa sia. Di certo non corrisponde al suo nome, Partito democratico. Non credono nei valori della democrazia né credono che i cittadini possano indicare coloro che devono governare. Pensano che il popolo sia un bue narcotizzato dalle tv e che il governo debba essere portato avanti dall'elite. È un partito che vide come leader outsider e carismatico l'editore di giornali come Repubblica e L’Espresso”. Insomma, “sono ancora i vecchi comunisti di sempre”.

Infine Berlusconi parla anche della svolta verso nuove fonti energetiche e di come è stata gestita l’emergenza rifiuti in Campania, criticando gli ambientalisti: “Dobbiamo dire grazie agli ecologisti ossessivi della sinistra che hanno voluto che si distruggesse qualunque possibilità di andare avanti con l'energia nucleare”.

E conclude ricordando che “l'emergenza a Napoli e provincia è stata risolta anche grazie all'entrata in funzione dell'inceneritore di Acerra”.

giovedì 8 ottobre 2009

Bonaiuti: libertà di stampa a rischio? È una buffonata

Sostenere che in Italia c'è un allarme per la libertà di stampa rappresenta “una discussione ridicola”: lo dimostra la puntata di ieri sera di AnnoZero, “tutta mirata contro il governo e il presidente Berlusconi”, ma anche il fatto che “tutti i talk show politici sono orientati a favore della sinistra”. È quanto afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, on. Paolo Bonaiuti, ospite di Radio anch'io, nel corso di una puntata dedicata ai temi dell'informazione. “Qualcuno – chiede - per caso è intervenuto in toni censori contro Santoro, che ha fatto una trasmissione tutta costruita attraverso il buco della serratura o il gossip?”.

Sul parere dell'ufficio legale della Rai riguardante la presenza di Patrizia D’Addario ad AnnoZero, il sottosegretario osserva: “Si tratta di opportune verifiche che i dirigenti della tv pubblica ritengono giusto fare ma poi il programma è andato in onda regolarissimamente”. Dunque non bisogna fare del presentatore un martire “perché non merita di avere l'aureola”.
Ma il punto fondamentale “è capire cosa sia il servizio pubblico, se deve ottemperare alle necessità e alle richieste di tutti o se deve essere mirato specificamente contro una parte. Non vorrei che la sinistra intendesse il servizio pubblico come uno strumento di propaganda contro l'avversario politico”.

Bonaiuti fa notare che “tutti i talk show politici sono orientati a favore della sinistra: basta fare zapping da un canale all'altro. Non c'è un solo programma della tv commerciale e della tv pubblica orientato contro l'opposizione. E poi si fa finta di ignorare il referendum del '95 con cui la maggioranza degli italiani si è espressa a favore della prosecuzione della tv commerciale così come è”. Il sottosegretario si sofferma anche sull’ iniziativa di piazza a difesa della libertà di stampa: “Quando si parla di una manifestazione e si adduce come giustificazione che ‘tira un brutto vento’ già si toglie legittimità” a quella protesta. “Le manifestazioni si fanno su cose concrete come gli stipendi”.

“Ho di fronte a me - continua - una ventina di giornali, ma ne potrei avere molti di più, e sfido qualunque malpensante, leggendo la titolazione e i commenti, a trovare un solo elemento che indichi la mancanza di libertà di stampa. Ci sono commenti e titoli uno diverso dall'altro; i principali quotidiani indipendenti, che prevalgono come diffusione, presentano una visione certo non favorevole al governo. Inoltre chi sostiene questa mancanza di libertà di stampa” rimarca il sottosegretario, “bastava che guardasse AnnoZero”. E ancora: “Non si capisce come mai la sinistra si scateni a favore della libertà di stampa che non è minimamente sotto assedio. Non c'è alcuna cappa di piombo. È qualche cosa alla Helzapoppin –conclude Bonaiuti - una sorta di buffonata”.

Lodo o non lodo

Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge; la legge è uguale per tutti?

giovedì 10 settembre 2009

LE IDEE, LA LORO REALIZZAZIONE e LA CAMPAGNA ELETTORALE che (PURTROPPO) AVANZA.

Pubblichiamo l'articolo del gruppo consigliare "Farisoglio Sindaco" che sarà pubblicato sul prossimo numero del periodico comunale "Castellanza Viva".
I partiti che compongono il PDL sono infatti parte integrante del gruppo di maggioranza: con i loro simboli hanno sostenuto la candidatura del Sindaco e, vincendo le elezioni comunali, sono diventati componente attiva e fondamentale di questa coalizione della quale condividono le linee programmatiche e le azioni intraprese.

LE IDEE, LA LORO REALIZZAZIONE e LA CAMPAGNA ELETTORALE che (PURTROPPO) AVANZA.

Il titolo e frase topica che abbiamo voluto dare allo spazio a noi dedicato sul periodico comunale riassume, in maniera estrema ma altamente realistica, gli eventi amministrativi recentemente trascorsi.


LE IDEE: Sono le progettualità condivise con noi da tutti coloro che, dandoci fiducia, hanno espresso il loro voto per noi alle ultime elezioni; ma sono anche i progetti che chiunque (non esiste per noi cittadino di serie A o serie B) può esaminare, analizzare, discutere, criticare e condividere con noi e con l’amministrazione. Sono anche, in alcuni casi, le idee avute dalle precedenti, precedenti, precedenti amministrazioni.L’idea della revisione di Castellanza Servizi (dato nessuno ha mai capito quale ruolo avrebbe dovuto avere secondo gli ideatori della società ), l’idea delle rotonde sulla Saronnese, l’idea del trasporto pubblico urbano, l’idea di razionalizzare le aree dismesse, l’idea di migliorare il servizio di raccolta rifiuti e la pulizia cittadina, l’idea di valorizzare e di integrare il patrimonio immobiliare comunale.


C’è però una differenza “platonica”: le idee non sono rimaste nell’ “iperuranio”, nel mondo delle potenzialità che mai si esprimono, ma si sono concretizzate e sono state attuate; ecco perché vogliamo parlare della LORO REALIZZAZIONE, soffermandoci su alcuni degli ultimi progetti compiuti (sui quali, come è oramai prassi, è stata fatta solo disinformazione ad arte).Nell’ultimo consiglio è stata delineata un’operazione sulla società di servizi di Castellanza; un’operazione semplice e lineare, per chi ha la volontà di capirla (e anche le capacità!!!). Sono infatti stati ceduti immobili di proprietà del Comune alla Castellanza Servizi: questi immobili sono già utilizzati dalla società e su di essi viene pagato un canone di affitto. La società, per acquisirne la proprietà, ricorrerà al mercato finanziario aprendo un mutuo agli attuali tassi e mantenendo il suo equilibrio di bilancio permetterà al Comune la chiusura di mutui a tassi elevati aperti nel passato facendo ottenere all’ente da subito la riduzione della spesa corrente. L’obiettivo (sempre per chi vuole capire e ne ha le capacità)? Il RISPARMIO di risorse economiche. E che dire delle rotonde sulla Saronnese? La loro realizzazione sia sotto gli occhi di tutti, così come le tempistiche di attuazione e i disagi, pochi, creati durante i lavori. Certo l’idea potrebbe essere venuta ad altri: purtroppo però ci sarebbe stato impossibile spostare l’Esselunga e “occupare”il territorio di Legnano per concretizzare il progetto originale!!! Ecco dunque che ci tocca anche fare i “correttori di idee”, in modo che le opere siano realmente concretizzabili.Citiamo anche il trasporto pubblico urbano che dopo una breve pausa estiva ritornerà in servizio: da quanto veniva promesso un intervento sulla mobilità? Per quante campagne elettorali abbiamo vissuto prima che l’idea venisse realizzata?E per ciò che concerne l’ambiente? E’ appena iniziata (nel momento in cui scriviamo l’articolo!) la distribuzione della tessera magnetica che permetterà una realizzazione sia dal punto di vista dell’accesso utente sia dal punto di vista della gestione. Sono poi evidenti i 54 nuovi cestini che sono stati posizionati in molte vie cittadine; siamo soddisfatti che l’operazione non si sia limitata alla sola collocazione dei cestini ma sia stata accompagnata anche da una campagna di sensibilizzazione sul loro utilizzo; niente scuse dunque: l’immagine della città non è prerogativa solo dell’amministrazione o degli uffici comunali ma è in carico a ciascuno di noi; “basta un po' di attenzione e l'uso dei cestini, per poter migliorare la pulizia e l'aspetto della città e ridurre i costi dei servizi di pulizia” cita l’informativa comunale.Da ultimo un tema che ci sta molto a cuore: l’acquisto dell’area dell’area dei Camilliani. La “villa” e il suo parco sono un patrimonio di Castellanza, così come è ricchezza per la città la sua vocazione sociale e umana prettamente rivolta verso l’aiuto del prossimo. E’ con questo spirito, dunque, che sono stati intrapresi degli incontri con i vertici dell’ordine camilliano i quali, comprendendo i principi che muovevano l’Amministrazione, hanno permesso che si costruisse un binario preferenziale nella trattativa. La città dunque diventa “benefattrice” verso i cittadini stessi, senza che ci sia la necessità dell’intervento di altri chimerici benefattori: peccato che anche questa operazione sia stata accompagnata dal solito alone di sospetto e di speculazione. Ma perché prima si auspicava l’acquisto dell’area, poi si critica l’iniziativa? O forse qualcuno voleva mascherarsi dietro a idee più “interessanti “?
In conclusione di questo lungo elenco di opere, non possiamo in effetti dimenticare che la lista “Farisoglio sindaco”, ovvero il gruppo di maggioranza, rispecchia esattamente gli stessi ideali del governo nazionale: così come il «governo del fare» (basta pensare alla situazione abruzzese post sisma) anche noi ci poniamo l’obiettivo di essere l’amministrazione «delle poche parole e molti fatti».


LA CAMPAGNA ELETTORALE che (PURTROPPO) AVANZA.
Ultimo punto che vogliamo sviluppare: ogni idea concretizzata viene sistematicamente criticata, in maniera aprioristica e spesso tendenziosa, non tanto dai gruppi consiliari quanto da uno dei partiti (di inequivocabile minoranza dopo le recenti elezioni europee) che pur di mascherare la caduta dei consensi grida allo scandalo su ogni argomento. Questo ci mette a disagio e ci confonde: spesso non sappiamo, sia nelle commissioni che nelle sedute di consiglio, con chi stiamo interloquendo: con la lista civica che si è presentata alle elezioni o con esponenti di un partito politico di recente formazione? Perché alcuni personaggi della scena amministrativa castellanzese che si sono amati, e poi odiati, poi ancora amati e poi immancabilmente odiati (tanto!!!) ritornano a cavalcare interessi comuni? Sicuramente questa formazione politica ha già intrapreso la campagna elettorale verso le prossime (lontane) elezioni comunali. Purtroppo, constatiamo noi; sì, purtroppo perché l’interessante dialogo che si stava costituendo con i gruppi consiliari di opposizione, e che sarebbe stato sicuramente costruttivo e positivo per tutti, è immediatamente cessato; d’altronde il fine di chi siede in consiglio comunale o in giunta è quello di pensare al bene comune di Castellanza… o forse ci stanno insegnando che anche questo valore è superato e l’importante è invocare sempre la disonestà (altrui) e appellarsi alla moralità e all’etica (propria)?

giovedì 27 agosto 2009

VITA DURA PER I CATTOLICI

Ricevo e pubblico una lettera aperta attraverso la quale un simpatizzante del PDL (che desidera rimanere anonimo ma si riconosce nella componente cattolica del costituendo partito) vuole condividere con gli alleati una serie di riflessioni.

Sui temi etici e di diritto alla vita risulta più complicato collocare le forze politiche, dichiaratamente di destra o di sinistra, in due schieramenti contrapposti ben definiti.
In questi giorni di fine estate, il clima già rovente è stato ulteriormente riscaldato da fatti di cronaca che hanno mosso il dibattito politico, portandolo in contrapposizione ideologica con le posizioni del Vaticano e del mondo cattolico.
In primis troviamo gli attacchi della Lega Nord sui temi riguardanti lo sbarco clandestino sulle coste italiane;
gli amici della Lega Nord, nostri preziosi alleati, però non possono non tener conto che è giunto il momento di fare interventi più attenti e mirati, abbandonando quella comunicazione a spot spicciola e superficiale che, porterà sì un consenso elettorale in quanto fa leva sull’emotività popolare, ma a lungo provocherà inesorabilmente una inversione del consenso.
Siamo certi che la Lega Nord non voglia far annegare i migranti; noi non potremmo coalizzarci per un solo minuto con chiunque dichiari che la vita umana non debba essere salvata.
Quello che chiediamo è una maggior attenzione alla comunicazione evitando così sciocchezze come il giochino su Facebook ideato da Renzo Bossi.
Spostiamoci sulla proposta di Legge per la regolamentazione del fine vita. Sempre in questi giorni sono state fatte affermazioni pesanti sul ddl – Calabrò (anti-eutanasia) dal Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, il quale dopo averlo criticato, ha espresso l’intenzione di procedere ad una sua revisione sostanziale.
Ora, è comprensibile che nella discussione parlamentare a Montecitorio si possano prevedere aggiusta –
menti alla proposta, ma arrivare a snaturare quanto già analizzato e approvato nelle varie commissioni ed al Senato, ci sembra veramente troppo.
Terzo ed ultimo punto la RU-486; non tutto il governo si è opposto all’introduzione della pillola abortiva, che si poteva fermare se tutti quelli che potevano, si fossero impegnati a farlo.
Dall’autunno prossimo sarà possibile usare la RU-486 al posto dell’intervento chirurgico e qualcuno già festeggia!
Ma di chi è la vittoria? Viviamo in una società in cui si spendono molte più energie per impedire la vita che per aiutarla.
Il nostro lavoro deve concentrarsi sulla non banalizzazione dell’aborto, sulle modalità di somministrazione della pillola e sui limiti di utilizzo; non deve essere un contraccettivo d’emergenza e non deve aggirare la legge 194. Con la sua apparente facilità d’impiego fa dimenticare che l’aborto rimane una decisione estremamente grave che ora, viene totalmente trasferita alla donna.

In questi tre temi analizzati, la componente cattolica del PdL deve farsi ascoltare, deve combattere per far si che il fare politica continui ad operare e ricercare il bene dell’uomo; quel bene non identificabile solamente con aspetti egoistici e di soddisfacimento privato ma, riscontrabile nel rispetto della vita in tutti i suoi aspetti belli e brutti: la vita è una componente di esperienze positive e negative ed entrambe portano
la persona a migliorarsi e ad elevarsi spiritualmente.

lunedì 27 luglio 2009

Una rotonda... sul mare

Siamo in piena estate ed in periodo vacanziero e quindi può risultare comprensibile se per un istante la parola “ROTONDA” evoca panorami marittimi, spiagge e mare.
Le rotonde ... se fossero sul mare… essendo posizionate su base liquida risulterebbero assoggettate a spostamenti ondulatori, a volte a destra, a volte a sinistra, secondo le spinte delle onde favorevoli;
come l’UDC di Pierferdinando Casini.
Ma a Castellanza non c’è il mare, forse c’è l’UDC, ma di certo oggi possiamo affermare che ci sono le “rotonde”; alle rotonde di Castellanza però non è consentito, essendo ben salde sul terreno, avere quell’andamento ondulatorio in modo da accontentare oggi quelli che le vorrebbero un po’ più a destra … e domani un po’ più a sinistra.
Le rotonde di Castellanza non potranno mai avere quella duttilità e mobilità sul territorio paragonabile all’Unione di Centro.
Le rotonde di Castellanza sono opere stradali importanti e come tali progettate, sia nel dimensionamento che nel posizionamento, per ottemperare alla funzione di scorrimento del traffico veicolare anche pesante.
Ci chiediamo se la richiesta fatta dal PD in un recente volantino sia dovuta a ottusità portata all’estrema potenza o ad una manipolazione strumentale per confondere le idee ai cittadini.
Nell’uno o nell’altro caso diamo un bel inclassificabile al PD per i seguenti motivi :
- il progetto delle rotatorie è frutto dell’amministrazione Frigoli … ma allora possiamo dire che il PD Castellanzese ha segnato un autogol ! Purtroppo n , il progetto dell’Amministrazione Frigoli non era perfetto e quindi l’abbiamo corretto noi spostando il posizionamento della rotonda e
impedendo così l’abbattimento parziale del fabbricato ex – Esselunga;
- lo spostamento è stato eseguito per permettere , oltre la non demolizione del fabbricato ex - Esselunga, la non invasione nel territorio di Legnano mantenendo la funzionalità di questo innovativo arredo urbano, che necessita di rigidi parametri tecnici per poter funzionare in modo ottimale.
Ai posteri l’ardua sentenza … Se ci sarà, come ci sarà , una maggior fluidità e scorrevolezza del transito veicolare, fino ad oggi mancante sul tratto della Saronnese, vorrà dire che l’Amministrazione Farisoglio avrà messo a segno un punto importante e strategico sul territorio, sconfiggendo ancora una volta le illazioni delle opposizione pronte solamente alla critica sterile.

sabato 25 luglio 2009

Il formaggio coi buchi

Un Consiglio Comunale in falsetto, con proclami da parte delle minoranze che affondano il coltello dove credono ci sia del molle, con attacchi sterili e ripetuti, come un disco rotto, senza mai portare davvero proposte concrete, idee costruttive, dialogo vero. Viene distribuito in questi giorni un opuscolo intitolato Controinformazione, per denunciare l’informazione comunale bollata come patinata e lontana dalla realtà. Ma per quanto tempo ancora dobbiamo assistere a questo spettacolo squallido, che a nessuno dei nostri cittadini interessa e che forse più che contro informazione è falsa informazione?

Diciamo le cose come stanno: la campagna elettorale del centrosinistra è iniziata, rispuntano come funghi personaggi politici del passato che si arrogano meriti di operazioni e di scelte che hanno “fattoli bene della città”, ma che in realtà hanno lasciato conseguenze che ora ci troviamo a gestire come patate bollenti e di cui abbiamo individuato soluzioni finalmente ragionevoli ed efficaci. Di tutta risposta ecco sollevarsi il grido dai banchi delle opposizioni: “spostate quella rotonda!” Non c’è niente di meglio che attaccare la posizione della rotonda sulla Saronnese, quando il problema è invece l’ex Esselunga di cui il PRG ne prevedeva l’abbattimento. Abbiamo spostato la rotonda? Certo, ma abbiamo evitato di abbattere lo stabile dal momento che stiamo discutendo su un progetto di riqualificazione dell’intera area del fondovalle.
“Il PGT non va bene, va rifatto perché la Provincia ha bocciato la giunta!” Altro proclama delle minoranze. La Provincia ha bocciato il PGT? Altra informazione assolutamente falsa. La Provincia ha approvato l’impianto del PGT, ha solo espresso un parere, una osservazione per migliorare ciò che c’è da migliorare. Ricordiamo inoltre che l’Amministrazione ha organizzato più di un incontro aperto con la cittadinanza per aprire il confronto e il dialogo, ha attivato da tempo un sito internet dedicato in cui si possono trovare tutti i documenti relativi al PGT, ha invitato i cittadini ad esprimersi su un forum. La trasparenza e l’apertura al confronto c’è sempre stata e continuerà ad esserci.

E allora, ci viene in mente il classico formaggio svizzero con i buchi. Le nostre minoranze vedono solo il buco, la non-strategia, ma del formaggio esiste anche la polpa. Questa Amministrazione Comunale sta lavorando con una strategia che si applica anche nella gestione del bilancio: del formaggio noi guardiamo alla parte commestibile e i buchi intesi come spreco li chiudiamo con interventi ragionati e corretti per mantenere l’alto livello dei sevizi erogati ai nostri cittadini. L’operazione fatta e approvata in Consiglio Comunale l’altra sera permette di intervenire in modo importante sulla riduzione della spesa.

In Consiglio abbiamo assistito a un tiro incrociato delle minoranze, sempre pronte chiedere trasparenza e informazioni salvo usarle e plasmarle seguendo una interpretazione assolutamente personale e non oggettiva. Ma allora guardiamo per un attimo alle operazioni che vengono fatte da altre amministrazioni: le alchimie sono quelle del centrosinistra. Pensiamo solo alla spericolatezza degli interventi portati avanti dai “comuni rossi”, come ha documentato in consiglio comunale l’assessore Luca Galli.

Noi abbiamo deliberato una operazione semplice, per chi ha la capacità e la volontà di capirla: cediamo gli immobili di proprietà del Comune alla Castellanza Servizi: questi immobili sono già utilizzati dalla società e su di essi viene pagato un canone di affitto. La società, per acquisirne la proprietà, ricorrerà al mercato finanziario aprendo un mutuo agli attuali tassi e mantenendo il suo equilibrio di bilancio permetterà al Comune la chiusura di mutui a tassi elevati aperti nel passato facendo ottenere all’ente da subito la riduzione della spesa corrente. Non si tratta quindi chiudere un buco, per tornare al formaggio… Se esistono dei buchi, quelli sono nel vuoto di idee e di proposte delle minoranze. Una riflessione: parliamo sempre di coerenza; l’ultima perla di questo Consiglio Comunale è che “la verità non è di questo mondo” ma ascoltando il consigliere Michele Palazzo chiamare l’ex assessore Tiziano Langè come suo consulente tecnico nella discussione della deliberazione proposta e approvata dal Consiglio fa pensare che anche la coerenza non sia di questo mondo.

martedì 21 luglio 2009

A volte ritornano...

Lo strumento del PGT sta mobilitando e rinvigorendo lo scenario politico castellanzese.

Le riunioni, proposte da gruppi politici dell’opposizione, che si stanno susseguendo sulle proposte strategiche riguardanti il nostro territorio, a nostro giudizio, devono essere intese come propedeutiche all’Amministrazione Comunale per far sì che la stessa sia supportata e aiutata a migliorare il documento del PGT; del resto le opposizioni servono a questo; servono a vigilare, a pungolare e a proporre per far si che il risultato finale sia il più condiviso possibile.

Questa è la teoria…. la pratica a volte è differente…a Castellanza è di certo differente!

Quello che si nota in questi giorni a Castellanza è un ritorno di personaggi che hanno rappresentato lo scenario politico del passato, e che oggi, approfittando dei grandi temi amministrativi presenti sul tavolo decisionale, li utilizzano come trampolini per rituffarsi nel passato e farsi garanti come possibili salvatori della nave, che loro stessi dichiarano in difficoltà di navigazione.

Tutti sono maestri nella critica, più difficoltoso è il lavoro costruttivo e di sintesi per il bene comune.

Verrebbe da pensare che molte di quelle critiche che vengono rivolte all’Amministrazione Comunale siano strumentali …. ma di questo noi non ci stupiamo…fa parte del gioco… però diciamocelo!

L’Amministrazione Comunale ha intrapreso un percorso con il PGT aperto al confronto sia con i cittadini, sia con tutte le forze politiche presenti sul territorio.
L’Amministrazione Comunale non ha l’arroganza di pensare che il documento proposto e più volte presentato pubblicamente, sia perfetto.

Il Sindaco Farisoglio, nelle pubbliche assemblee, ha più volte invitato chiunque ne avesse necessità a chiedere chiarimenti o fare osservazioni ed integrazioni al documento PGT.

La stessa normativa, prima dell’approdo all’approvazione finale in Consiglio Comunale, prevede una serie di passaggi intermedi di aggiustamento e rettifica del documento strategico.

Non ci stupiamo se alcune di queste osservazioni o critiche possono pervenirci da organi istituzionale, come ad esempio la Provincia di Varese; ben vengano se le suddette osservazioni risultano costruttive e migliorative per il nostro territorio.

Non è nostra intenzione evitare il confronto, a patto che la dialettica sia onesta e chiara e non contenga refusi ideologici del secolo scorso.

Anche se non appartenenti alla Lega Nord, ci sentiamo pienamente autorizzati a citare la seguente espressione dialettale “ ..Chi gà vusa pusè ..la vaca lè sua… “ come atteggiamento negativo del far politica, e di conseguenza tutti noi dobbiamo essere forti e coesi a far si che la realtà di oggi sconfigga ancora una volta i “fantasmi del passato”.