giovedì 8 ottobre 2009

Bonaiuti: libertà di stampa a rischio? È una buffonata

Sostenere che in Italia c'è un allarme per la libertà di stampa rappresenta “una discussione ridicola”: lo dimostra la puntata di ieri sera di AnnoZero, “tutta mirata contro il governo e il presidente Berlusconi”, ma anche il fatto che “tutti i talk show politici sono orientati a favore della sinistra”. È quanto afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, on. Paolo Bonaiuti, ospite di Radio anch'io, nel corso di una puntata dedicata ai temi dell'informazione. “Qualcuno – chiede - per caso è intervenuto in toni censori contro Santoro, che ha fatto una trasmissione tutta costruita attraverso il buco della serratura o il gossip?”.

Sul parere dell'ufficio legale della Rai riguardante la presenza di Patrizia D’Addario ad AnnoZero, il sottosegretario osserva: “Si tratta di opportune verifiche che i dirigenti della tv pubblica ritengono giusto fare ma poi il programma è andato in onda regolarissimamente”. Dunque non bisogna fare del presentatore un martire “perché non merita di avere l'aureola”.
Ma il punto fondamentale “è capire cosa sia il servizio pubblico, se deve ottemperare alle necessità e alle richieste di tutti o se deve essere mirato specificamente contro una parte. Non vorrei che la sinistra intendesse il servizio pubblico come uno strumento di propaganda contro l'avversario politico”.

Bonaiuti fa notare che “tutti i talk show politici sono orientati a favore della sinistra: basta fare zapping da un canale all'altro. Non c'è un solo programma della tv commerciale e della tv pubblica orientato contro l'opposizione. E poi si fa finta di ignorare il referendum del '95 con cui la maggioranza degli italiani si è espressa a favore della prosecuzione della tv commerciale così come è”. Il sottosegretario si sofferma anche sull’ iniziativa di piazza a difesa della libertà di stampa: “Quando si parla di una manifestazione e si adduce come giustificazione che ‘tira un brutto vento’ già si toglie legittimità” a quella protesta. “Le manifestazioni si fanno su cose concrete come gli stipendi”.

“Ho di fronte a me - continua - una ventina di giornali, ma ne potrei avere molti di più, e sfido qualunque malpensante, leggendo la titolazione e i commenti, a trovare un solo elemento che indichi la mancanza di libertà di stampa. Ci sono commenti e titoli uno diverso dall'altro; i principali quotidiani indipendenti, che prevalgono come diffusione, presentano una visione certo non favorevole al governo. Inoltre chi sostiene questa mancanza di libertà di stampa” rimarca il sottosegretario, “bastava che guardasse AnnoZero”. E ancora: “Non si capisce come mai la sinistra si scateni a favore della libertà di stampa che non è minimamente sotto assedio. Non c'è alcuna cappa di piombo. È qualche cosa alla Helzapoppin –conclude Bonaiuti - una sorta di buffonata”.

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